Per un'opera di Zaven Karapetyan all'abbazia di Rodengo

domenica 16 ottobre 2011

"Un modo per avere più presente la figura del nostro fondatore". Così don Alfonso Serafini commenta la scelta di collocare nella cappella feriale utilizzata dalla comunità monastica il dipinto di Zaven Karapetyan raffigurante l’ apparizione di Maria a San Bernardo Tolomei. L’inaugurazione dell’opera, dovuta all’iniziativa della Associazione Amici dell’Abbazia, ha avuto luogo domenica 16 ottobre 2011. Nell’occasione si sono voluti commemorare due avvenimenti (pur se “in differita” di qualche mese rispetto alla ricorrenza effettiva): il secondo anniversario di canonizzazione (26 aprile 2009) del fondatore della Congregazione Benedettina Olivetana di Monte Oliveto Maggiore, appunto San Bernardo Tolomei, e il 50mo di ordinazione sacerdotale (21uglio 1961) di don Michelangelo M. Tiribilli, Abate Generale emerito, che con la parrocchia di Rodengo ha sempre mantenuto un affettuoso legame a seguito della sua presenza negli anni ‘70. Rileggere l’iconografia tradizionale del nostro secolo e avere il coraggio di vedere con gli occhi contemporanei la suggestione del passato per interpretarla con la forza del nostro linguaggio. L’ apparizione della Vergine a San Bernardo Tolomei, momento centrale della sua esperienza di fede, è stata più volte trattata dagli artisti dei secoli passati. Ora Zaven Karapetyan rilegge il tema ponendo I’antico dettato quasi in controluce così che si metta in dialogo con il suo stile personalissimo. Il tema antico diventa contemporaneo nel modo con il quale è interpretato, mettendo in evidenza la continua novità del messaggio che,compiuto nella storia, ha bisogno di essere tradotto per l’uomo d’oggi. Il colore di Karapetyan, la pennellata incisiva, il farsi quasi decorativo della tessitura cromatica trasfigurano l'evento terreno per far entrare nella dimensione dell’esperienza spirituale. II linguaggio mistico dell’icona, trasportato nella modernità dalla personale interpretazione dell’ artista, funge da porta, da ingresso nel mondo dei valori spirituali comunicando non soltanto il messaggio della storia, ma anche - soprattutto - il valore dell’esperienza mistica come esperienza di bellezza assoluta riverberata nei colori e nelle forme dell’ arte. Giuseppe Fusari

Zaven Karapetyan nasce nel 1957. Pittore ed iconografo di origini armene, diviene nel 1974 cittadino di Mosca, dove si diploma all’Università dell’Arte. Giunto a Brescia nel 1999, ha al suo attivo opere nella nostra provincia e varie rassegne, tra cui ricordiamo una personale presso la Piccola Galleria (spazio espositivo curato dall’UCAI-Unione Cattolica Artisti Italiani- di Brescia) nel 2000; “Goccia+Goccia” presso il Centro Pastorale dell'Università Cattolica di Brescia nel 2006.

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